Se ti piace l'Opera devi venire a vederla a Verona
L’Arena di Verona
Il Teatro dell’Opera più antico, grande e affascinante del mondo
Piazza Bra è uno dei luoghi turisticamente più famosi e frequentati, tappa obbligata del Gran Tour (da Byron, Dickens e Mozart) e non solo per la sua bellezza, per i suoi caffè e per il passeggio: è la Piazza dell’Arena di Verona.
Naturalmente l’hanno costruita i Romani, attorno al primo secolo dopo Cristo, probabilmente tra gli Imperatori Augusto e Claudio. Da sempre è stato un contenitore di “spettacoli”: ci hanno fatto di tutto. Ovviamente hanno cominciato coi gladiatori, ma poi nei secoli ci hanno organizzato tauromachie, finte cacce, giostre cavalleresche, tombole, alberi della cuccagna, esibizioni circensi, “giudizi di Dio” (cioè lotte tra due campioni pagati da due contendenti per vedere chi aveva ragione). Ci sono stati naturalmente anche gesti cruenti: pare che nel 300 siano stati martirizzati due Cristiani, e in compenso nel 1278 gli Scaligeri ci bruciano 200 “eretici”. Per decenni è stato un grande lupanare: dentro l’Arena ci stavano solo le prostitute.
Le sue mura sono state spesso usate anche come cinta di difesa, in varie occasioni. Ha resistito ad alluvioni e a terremoti e anche al saccheggio dei suoi marmi (è stata usata a lungo come “cava”), ma poi l’hanno sempre restaurata, da Teodorico a Palladio fino a Napoleone, che dopo aver assistito ad una specie di corrida decise di rimetterla in sesto. Gli ultimi restauri risalgono a 50 anni fa.
Già nell’Ottocento l’Arena è stato uno smisurato teatro Musicale (con Rossini e Doninzetti), ma dal 1913, con la messa in scena dell’Aida di Verdi, inizia ufficialmente la tradizione dell’Arena come grande Teatro Lirico. Noi (io e Syusy) ci siamo stati, appunto per il centenario, a vedere una Aida, e lo spettacolo più bello è stata proprio l’Arena in sé, cioè un contenitore vecchio di 2.000 anni eppure modernissimo, che a differenza degli altri teatri Lirici riesce a far quadrare il suo bilancio proprio grazie alle sue dimensioni, un “Palazzo dello Sport” ante litteram però con una ottima acustica, dove sono stati ricavati camerini, magazzini e strutture teatrali. L’Arena è un vero spettacolo, anche e soprattutto “dietro” le quinte.
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