Syusy visita il Museo Campano con la sua collezione unica di statue della fertilità
Pontremoli, Museo delle Statue Stele
Le tracce della Preistoria in Lunigiana
Syusy Blady visita il Museo delle statue stele di Pontremoli assieme a un archeologo che si occupa di Preistoria dell’Appennino.
Il museo custodisce 80 menhir che rappresentano figure antropomorfe maschili e femminili, ritrovate in Lunigiana e risalenti anche a 5 mila anni fa. Queste stele erano scolpite unicamente con strumenti di pietra, solo in alcuni casi – ad esempio per separare le dita delle mani – si procedeva con lame di selce immanicate che consentivano di lavorare sull’arenaria del Massimo Crinale Appenninico e della dorsale delle valli Magra e Vara.
Ritrovamenti simili sono stati fatti in Sardegna, Trentino, Europa dell’Est… Ma cosa rappresentano? L’interpretazione più probabile guardando la forma è che ogni stele rappresenti un pugnale con sembianze umane, di cui la testa è il pomo-impugnatura. Un’arma piantata nel terreno, deterrente per i passanti e monito alle comunità vicine, simbolo di potere e status economico.
Cosa sappiamo di queste popolazioni? Molto poco in realtà, abbiamo qualche sepoltura, ma nessun ritrovamento di insediamenti in zona… Bisognerebbe destinare qualche risorsa per approfondire le ricerche, questo museo è un’eccellenza, il fascino delle stele parla da solo: vale la pena investire risorse nella Preistoria!