Natura, storia e misticismo nei Campi Flegrei
Ciclomaretona da Napoli a Termoli
In bici dal Tirreno all’Adriatico attraverso Campania, Basilicata, Puglia e Molise
Dicono che l’Italia sia uno stivale. Per Andrea Canta e Bruno Riva invece l’Italia è… una scarpa coi lacci. Da anni si divertono a percorrerla in bicicletta, unendo nei loro itinerari il Tirreno all’Adriatico, poi l’Adriatico al Tirreno e di nuovo Tirreno-Adriatico, sempre più verso sud. Su e giù a zig zag, come quando ti allacci una scarpa. Le chiamano ciclomaretone, perchè sono maratone ciclistiche da mare a mare, itinerari cost-to-coast. La loro motivazione la spiegano così: “Attraversare l’Italia in bicicletta immersi in alcuni dei paesaggi più belli al mondo, alla scoperta delle peculiarità paesaggistiche, enogastronomiche, culturali e antropologiche del nostro Paese. A ritmo lento, riscoprendo i rapporti umani e raccontando le storie dei luoghi e delle persone che incontriamo lungo il nostro viaggio. Solo il gusto di pedalare insieme tra amici, condividere alcuni chilometri di strada con chi ci ha dato appuntamento tramite la pagina Facebook o con chi incontriamo per caso.”
Questa è la loro seconda impresa: prima ci hanno raccontato la traversata all’altezza della Toscana, fino alle Marche. Stavolta sono più a sud, partono dalla Campania, poi Basilicata, Puglia e Molise.
Patrizio e Syusy
Pedalando il sud
di Andrea Canta
Day 1: Napoli-Amalfi. Caldo pazzesco all’arrivo. Traffico del sabato a Napoli. Usciamo appena possibile, direzione costiera amalfitana. La strada è tutta un su e giù. Profumi di gelsomino che si mischiano a quelli del mare. Paesi incastonati sulle ripide pendici che scendono fino a gettarsi nel mare. Colori. Il giallo dei limoni, il verde della vegetazione mediterranea, il blu profondo del mare. La pericolosità delle strade strette e trafficate, ma anche la curiosità della gente quando ci fermiamo. Da dove veniamo e dove siamo diretti. A Minori. Non prima di aver attraversato Atrani, il Comune più piccolo d’Italia. Stasera una granita con i limoni della costiera e poi riposo.
Day 2: Amalfi-Acciaroli. Ultime pedalate nella costiera amalfitana. Ci affiancano e accompagnano per alcuni chilometri diversi amici sulle due ruote. Ci raccontano della bellezza di questi posti, dei delfini avvistati vicino alla costa in inverno e dei capodogli a Capri. Scopriamo ancora la perla che è Vietri sul mare prima di gettarci su Salerno. Composta e ordinata nel suo lungomare. Non altrettanto la lunga fila di auto dei vacanzieri domenicali che ci accompagna per diversi chilometri. Poi ecco Paestum, un tuffo nella storia, indietro di millenni. Templi fieri e resistenti al passare del tempo. Da Agropoli ci accoglie il Cilento. Ancora su e giù sulla costa. Il mare rigorosamente alla nostra destra, come da tradizione. Andiamo oltre i 100 km per la prima volta in questo tour. Ma soprattutto ci concediamo il primo bagno di stagione sul finire di giornata. Paradisiaco.
Day 3: Acciaroli-Maratea. Quasi 100 km, dalla Campania alla Basilicata. Un paio di cicloviaggiatori alla partenza ci dicono che non ce la faremo ad arrivare a Maratea. E invece ci siamo. Ginestre di giallo splendore. Percorriamo la costa del Cilento, tra gli uliveti e i borghi. Da Palinuro si entra verso l’interno. Paesini dove la bellezza è da ricercare nella loro autenticità. Frammenti di vita reale. A passo lento. Ogni tanto qualche fontana a venirci in soccorso nel caldo del primo pomeriggio. Poi in picchiata su Sapri, e ancora litoranea tra insenature selvagge. Silenzio e rumore del mare in sottofondo ad accompagnarci. Maratea. Fine della terza tappa. Riposo. Tanto.
Matera Maratea
Day 4: Maratea-Policoro. Un lungo di quasi 140 km con tanta salita all’inizio. Ci regalano due limoni profumatissimi, nel caso rimanessimo a secco. Rampe che distruggono le gambe. Caldo. Ospitalità lucana: un simpatico ometto dallo spiccato accento locale ci accoglie a casa sua e ci riempie le borracce di acqua fresca. Pura libidine. Il mio compagno di viaggio, sofferente alla schiena, stringe i denti. Eroico. Poi in picchiata verso Policoro. Lo Ionio. Basilicata coast to coast. Come nel film. Come in un film. Realtà. Grazie all’avv. Domenico Ranù, presidente del consiglio comunale di Policoro, e Sigismondo Mangialardi del Circolo Velico Lucano per la regale accoglienza. Ed è subito amicizia. Si chiacchiera e si mangia qualcosa. Poi a riposare.
Day 5: Policoro-Matera. Arriviamo nella città dei Sassi. Unica. Splendida. Fiera. Al calar del sole si mostra in tutta la sua eleganza. Tappa infernale: il caldo oggi supera ampiamente i 30 gradi. Manca l’acqua ma troviamo sempre qualche gentile personaggio che lungo il percorso ci riempie la borraccia. Di acqua e speranza. É un viaggio che ci fa scoprire come l’ospitalità non sia passata di moda. Raccogliamo un paio di arance mature e rese zuccherine dal sole. Ci salvano dal crollo. Qua e là casi abbandonati tra campi di grano e uliveti. Lontani dal turismo. La terra rude e fiera tra Basilicata e Puglia. Poi arriva Matera. Un capolavoro. La ammiriamo in silenzio. Poi una cena con prodotti tipici e il saluto gentile del ristoratore, che ci augura buon viaggio.
Day 6: Matera-Trani. Piccola deviazione rispetto al percorso annunciato. Dicono che questa città meriti. E merita davvero tanto. Il tramonto sul porto e la cattedrale sono di una bellezza unica. Ce li godiamo dopo una giornata di caldo attraverso le Murge. Il vento, che soffia contrario, lo mitiga leggermente. Abbandoniamo Matera e i suoi Sassi, ci dirigiamo verso Altamura. Terre aspre, arse dal sole. Uliveti e vigneti, poi l’arancione delle albicocche che compare qua e là. Dopo Ruvo di Puglia vediamo di nuovo il mare. Siamo arrivati all’Adriatico, raggiunto l’obiettivo del coast to coast. Tocchiamo l’acqua del terzo mare di quest’anno. Si va verso la cena. Un bicchiere di bianco fresco per brindare. Del pesce per festeggiare.
Trani Termoli
Day 7: Trani-Mattinata. L’Adriatico è stato raggiunto, ma non ci fermiamo certo qui. Raggiungere Vieste rimarrà un’utopia, ma vedere una parte del Gargano assolutamente no. Salutiamo Trani ed il suo splendido porto dove la mattina vediamo i pescatori intenti a pulire le reti e vendere il pescato sui banchetti. Scene antiche. Profumo di mare. Visi segnati dal sole e dalla fatica. Immagini lontane dal porticciolo illuminato e brulicante di turisti che era ieri sera. Scene di vita quotidiana, che si ripetono uguali da decenni. Bellissimo. Risaliamo in bici direzione Margherita di Savoia. Le saline che brillano al sole. Specchi d’acqua e sale che si tingono di rosa. Attraversiamo la riserva naturale: fenicotteri ed aironi tutto intorno a noi. Ambiente bucolico. Il caldo estivo batte sempre più forte. Entriamo nel Gargano. Ulivi. Distese verdi a perdita d’occhio che scendono fino al mare. Ecco la masseria dove dormiremo stanotte. Immersi, neanche a dirlo, tra gli ulivi. Tradizione. Passione. Puglia.
Day 8: Mattinata-Lesina. Cielo coperto. Salita con bici carica spinta a mano. Un muro. Fatica. Dietro di noi Mattinata che si allontana. Aiuta la deliziosa colazione fatta alla masseria. Scolliniamo a quota 800 metri. Campi e mucche al pascolo. Strada che definire secondaria è poco. Qualche cane fa da pastore e non gradisce la nostra presenza ma alla fine desiste. Bruno cade in discesa, ma da buon gladiatore si riprende subito. Entriamo nella Foresta Umbra. Faggi altissimi, colori e profumi diversi dai boschi a cui siamo abituati noi. Sembra alta montagna, siamo a due passi dal mare. In picchiata su Rodi Garganico e poi costa fino a Lesina. Respiriamo di nuovo il profumo della salsedine. Poca gente in spiaggia, molta natura. Questa sera mettiamo in ordine le idee. Domani “passerella” finale fino a Termoli, poi la Ciclomaretona 2019 potrà dirsi davvero conclusa. Ma per i titoli di coda e le considerazioni è presto. Il viaggio non è finito.
Foresta Umbra Lesina
Day 9: Lesina-Termoli. Siamo arrivati al traguardo. Sveglia all’alba, Termoli ci attende. Ultimi 40 km a tutta, con vento contrario. Spingiamo sui pedali e ci gustiamo ogni metro ripercorrendo questa avventura. Poi ecco Termoli. Centro storico ben conservato all’interno delle mura. L’ultimo trabucco che ha resistito alla furia del mare. Il Duomo. Il traguardo. Accoglienza sincera. Laura, dell’azienda di promozione turistica, ci racconta la città. Angelo, appassionato viaggiatore come noi, ci ospita nel suo lido. Sorrisi. Entusiasmo. Amicizia. Persone vere. La città vecchia vista dalla spiaggia è ancora più suggestiva. Ci sdraiamo sulla sabbia. É finita. Purtroppo. Ma è stata davvero bellissima.
Le tappe
1° Tappa: Napoli – Amalfi
2° Tappa: Amalfi – Acciaroli
3° Tappa: Acciaroli – Maratea
4° Tappa: Maratea – Policoro
5° Tappa: Policoro – Matera
6° Tappa: Matera – Trani
7° Tappa: Trani – Mattinata
8° Tappa: Mattinata – Lesina
9° Tappa: Lesina – Termoli