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La casalinga di Voghera
Una figura emblematica. Ma chi è?
Nel 1966 il Servizio Opinioni RAI ha commissionato un’inchiesta per sapere cosa capivano le varie categorie socio-economico-geografiche dei termini linguistici usati in TV. La categoria che si classificò ultima, la più disinformata, risultò essere la “casalinga di Voghera”. Alberto Arbasino (che è di Voghera) e poi Beniamino Placido ci hanno ricamato sopra, e la Casalinga di Voghera è diventata emblematica, sinonimo del buon senso comune di bassa lega.
In Piazza del Duomo (bella Piazza, bei portici, purtroppo piena di automobili) a Voghera ho preso appuntamento con Paola Zanin, che è appunto la Presidente delle Casalinghe di Voghera, che nel frattempo si sono organizzate e auto-rappresentate. Paola è esattamente l’incarnazione… della casalinga. O meglio dell’evoluzione della casalinga: attivissima, spigliatissima eppure ben radicata ai valori basici della madre di famiglia. Il dato interessante è che se per anni la casalinga è stata sinonimo di arretratezza, di modello femminile perdente, adesso viceversa Paola è invitata dappertutto: all’EXPO, nei salotti e negli spignattamenti televisivi è invitatissima e valorizzatissima. È considerata un’esperta nella difficile arte del “fare la spesa” e la vestale dei buoni valori di una volta.
Cicli e ricicli storici, flussi e riflussi (ideologici)…
Patrizio Roversi