Uno slow tour in bici e in barca nei dintorni di Mantova
La mia terra e il fiume Mincio
Torniamo indietro nel tempo con Patrizio
Il Mincio è il fiume che nasce dal Lago di Garda e si butta nel Po, dopo avere creato, attorno a Mantova, i tre laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. Mi fa quasi impressione parlarne così, in modo asettico, perchè io lungo il Mincio ci sono nato. Nell’acqua del Mincio ho imparato a nuotare: infatti la piscina della Canottieri Mincio, quando ero bambino, era alimentata dall’acqua verde del Lago Superiore, dove peraltro ho imparato anche a remare, dove andavo con due miei amici in barca a vela. A proposito: la prima volta che ho timonato da solo un Flying Yunior ho rischiato di finire nel Vasarone, che è appunto un dislivello pericolosissimo che separa il Lago Superiore da quello di Mezzo.
Quando ero piccolo si poteva andare col motore-fuoribordo da Cittadella (dove appunto comincia il Lago Superiore, al Ponte di San Giorgio) fino alle Grazie, dove c’è il Santuario immortalato da Bernardo Bertolucci in Novecento, nella scena in cui gli agrari mantovani decidono di finanziare le prime squadracce fasciste, dove ogni anno si tiene la Fiera dei Madonnari, che disegnano a terra immagini sacre coi gessetti.
Mio padre nuotava molto bene: ricordo che andava a nuoto da Cittadella a Belfiore, lui nuotava a rana e io lo seguivo remando sulla barca. A proposito: il Mincio crea poi una fitta rete di canali artificiali, creati per irrigare, che una volta erano pieni di rane e in cui si poteva fare il bagno, percorrendo dei chilometri spinti dalla corrente. Sul Lago c’erano le baracche su palafitte che costituivano l’Isola delle Oche, una vera comunità di pescatori/mangiatori/affabulatori che passavano il loro tempo libero sul Lago. Poi, con una decisione forse legalmente ineccepibile ma socio-culturalmente molto discutibile, è stato smantellato tutto.
Sul Mincio, quando appunto si allarga nei Laghi, crescono i fiori di loto (unico caso, salvo il Giappone) e si pescavano le castagne di lago (i Trigoli) che si vendevano lessate in Corso Garibaldi, a Mantova.
Dal Lago di Mezzo e da quello Inferiore partono le motonavi che arrivano fino al Po, fino a Governolo: è una gita magnifica, in un contesto naturale incredibilmente ricco. E’ la Patria di Virgilio, che non a caso compose i suoi veri capolavori (le Bucoliche e le Georgiche) grazie alle sue origine contadine. Ha dedicato anche un’ode alla zanzara, che qui non manca (Culex). Dal Mincio e sul Mincio ci sono e si vedono le meravigliose Regge dei Gonzaga, da Castel San Giorgio in poi, e appunto a Governolo ci sono ancora tracce delle imponenti opere idrauliche da loro promosse per controllare il flusso delle acque.
Perchè si può dire che il Mincio abbia aiutato il Po e tutti gli altri affluenti a costruire, a creare (letteralmente) la Pianura Padana, lentamente accumulata dai detriti delle acqua e poi strappata alle acque dalle Bonifiche. Nella tratta fra il Lago di Garda e Mantova il Mincio è navigabile in canoa, ed ora mi risulta che ci sia una bellissima ciclabile che lo affianca.
Potrei continuare per altre 10 pagine. Quanto spazio e quanto tempo ho? Quanto posso andare avanti con questo genere di (malinconici) ricordi??? Basta così? Finito? Va bene, finito.
Patrizio
Immagine di Flickr User Valentina Nargino and Flickr User Luca Volpi