Syusy Blady al cospetto dei due grandi simboli di Milano
La “nuova” Milano: Cadorna e Grattacieli
Una nuova immagine tecnologica e lungimirante per la città
Eccomi qui alla stazione di Cadorna, a Milano: si viaggia tanto in giro per il mondo e in giro per l’Italia. Si fugge, forse a ragione, il sabato e domenica dalle città, soprattutto da Milano. Ma faremo bene? Conosciamo davvero quel che abbiamo sotto casa? E Milano, ad esempio, la conosciamo?
Io so di una Milano operosa, una Milano che briga, una Milano che fa l’Expo, una Milano nordica capitale operativa d’Italia… Milano dove – ogni tanto – c’è persino il sole… Ma m’accorgo di non averla mai esplorata nella sua storia, nelle sue bellezze, nella sua arte. Non l’ho mai presa in considerazione come “meta turistica”. E’ il momento di farlo e c’è subito una cosa che mi viene in mente: Milano è stata creata da una serie di intelligenze, che nel mio immaginario fanno capo all’intelligenza per antonomasia, quella di Leonardo Da Vinci.
E comincio a guardarmi attorno proprio qui, alla nuova stazione di Cadorna progettata dalla famosa architetta milanese Gae Aulenti perchè, dopo l’inaugurazione del Malpensa Express, divenne necessaria una ridefinizione degli spazi di questa piazza. Qua davanti abbiamo il famoso ago e filo, una delle opere più discusse di Milano degli ultimi tempi, realizzata da due architetti dai nomi difficili perché lei olandese, lui svedese. Pur nella sua semplicità, non è di facile interpretazione: il filo colorato rappresenta sicuramente la metropolitana, che passa nel sottosuolo con le sue tre linee: gialla, rossa e verde. Le volute un po’ serpentesche ricordano il simbolo araldico degli Sforza.
E poi naturalmente l’operosità di Milano, che nasce anticamente anche dalla capacità di lavorare la seta e i tessuti. E nell’abilità dei suoi sarti… Ma la storia di Milano nella moda affonda le sue radici molto lontano nel tempo, e quindi val la pena di approfondire, di iniziare un percorso nella città.
Spiegato così il monumento quasi quasi mi piace!
Qui alla Stazione di Cadorna c’è il deposito delle biciclette del comune. Ne prendo una. In bicicletta arrivo fino a Porta Nuova nel Quartiere Garibaldi, nella piazza al centro dei grattacieli, guarda caso Piazza Gae Aulenti, ancora una volta lei, che qui ha realizzato la nuova immagine di Milano che fa invidia a New York, a Londra, a Rotterdam, a Parigi… La Milano del futuro?! Dieci anni fa qui non c’era niente, oggi dicono che sia il “nuovo cuore pulsante” della città…
Syusy Blady