"La rivista di viaggi fatta da noi, con voi"
Benevento, un paese per fotografi
Sannio Experience Tour, giorno 1
di Michela Di Lascio
Grazie all’opportunità concessa da Italiaslowtour e il Consorzio Vini del Sannio, sono partita alla scoperta di un luogo incantato, il Sannio.
Seduta sul treno diretto a Roma mi perdo in pensieri e microsonni. Questa volta non c’è nessuno di cui debba occuparmi. Sono in viaggio da sola, senza turisti da seguire, senza famiglia (e un po’ mi spiace) ma finalmente libera di rilassarmi. Tuttavia, Trenitalia mi mantiene attiva: a causa di un ritardo imprevisto, invece di scendere a Roma per la coincidenza con Benevento, cambio tratta e proseguo fino a Napoli Afragòla. La stazione, progettata da Zaha Hadid, costruita per decongestionare il traffico da e per il centro di Napoli si presenta forse ancora come una cattedrale nel deserto. In ogni caso, a me, tutte quelle linee architettonicamente pulite, quelle luci e ombre che creano ritmi, mi trasportano in una dimensione felice. Mi perderei ore a fotografarne ogni scorcio.
Scendo al parcheggio e qui mi aspetta un’auto. Mentre percorro la strada provinciale, scorrono davanti a me “fotografie scattate con gli occhi” di strade senza nome, case vuote e locali commerciali in vendita o in disuso, negozietti tipici, scorci di vecchie chiese, ville con giardini, un castello (quello bellissimo di Montesarchio) che domina da una cima, le colline, le vallate distese di verde. Vorrei fermarmi ogni minuto ma voglio anche arrivare veloce alla prima tappa. Finalmente ecco il b&b Torrepalazzo a Torrecuso, un vero b&b, di quelli che prima erano una casa e ne rimane l’impronta tutt’oggi, incantevole e pulitissima, gestita da un caloroso proprietario di nome Lello. Noto subito un bel forno esterno, dove preparare la pizza. Lo fotografo per ricordo di come lo vorrei nel mio giardino, ho tempo solo per una doccia e sono pronta per il tour di Benevento.
Benevento è una città ricca di storia, ha una fondazione mitica, ha subìto dominazioni differenti di cui la città è piena di tracce, ed è piena di misteri: il mix perfetto per chi cerca scatti perfetti.
Benevento, Rocca Dei Rettori Matarazzo e la guida Collarile Gruppo Musicale
È alla Rocca dei Rettori che incontro tutto il gruppo che mi accompagnerà per questi tre giorni di esperienza nel Sannio, ci sono anche gli organizzatori, del Consorzio Vini del Sannio, che hanno dato vita a tutto ciò. Tra tutti vengo incuriosita da Mario Collarile, i.e. colui che darà la voce alla rappresentazione teatrale itinerante nel centro di Benevento. Alto, capelli bianchi, occhi vispi, ex avvocato, scrittore, con i suoi oltre 85 anni e la sua verve, Mario non si spaventa del caldo ed è a suo agio tra persone nuove, la voce è ferma e piacevole. Insieme a lui, al gruppo musicale Fusione e un affiatato gruppo di ballerini del Centro Studi Carmen Castiello, esploriamo le strade di Benevento, inseguendo le tracce dell’antica Roma e delle leggende sulle janare, le streghe. Dalla chiesa longobarda di Santa Sofia (Sito Unesco), a corso Garibaldi, al tipico quartiere Triggio fino al teatro romano, i corpi dei ballerini in movimento e la luce del tramonto conferiscono al nostro percorso un’atmosfera magica e senza tempo.
Tour Janare Benevento, Piazza Santa Sofia Gruppo Musicale
A completamento del tour, fa capolino il primo vino di questa terra e tra le pietre di storia del teatro romano degustiamo un bicchiere di Janare, una falanghina spumantizzata con metodo classico. In questa giornata già ricca, approdiamo infine all’agriturismo Le Peonie (Sant’Angelo a Cupolo BN). La struttura in pietra finemente ristrutturata ed elegante, ha un giardino all’inglese molto piacevole. Noi ceniamo all’aperto sotto dei gazebo. Il fiume Sabato, poco distante, ci regala una frescura che rallegra il buon menù e i vini del territorio.
Tour Scorci quartiere Triggio Cena Agriturismo Le Peonie Cena Agriturismo Le Peonie
Il menù:
- pane tostato con soffioni di ricotta, carciofini julienne, tuorlo in due consistenze e stracciata di bufala / alchimia – falanghina spumante brut di Cantina Masiello;
- tartar marchigiana con gomasio liofilizzato alla cipolla, insalatina di fagiolini / ambra rosa – aglianico rosato La Guardiense;
- involtino di peperone farcito di bufala dop, pistacchio e pane cafone con delicata di patata e peperoncino disidratato / essentia – rosso IGP Vigne Sannite;
- mezzozito con ragù di braciola / piedirosso beneventano IGP – Cantina del Taburno;
- padellaccia rivisitata: filetto di maialino CBT marcato con sugna, crema di peperoni agrodolci, chips di patate e cicorietta / lucchero Aglianico Janare DOC – Cantina LA Guardiense;
- Millefoglie al torroncino, mousse allo strega, marmellata e chips di mela annurca /intenso 05 Moscato Spumante dolce – Cantina di Solopaca