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Slow Tour Padano, 2 puntata: Piemonte, lana e riso

Guarda la puntata! Patrizio e Chef Hiro fra Biella, Asti e Vercelli in cerca di soluzioni sostenibili

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Tutte le clip

Il wool crossing a Torino

La pastora chef del formaggio e del latte

Il mistero della lana rifiutata

Coltivare la cosa giusta nel posto giusto: la risaia

Riso gli studi in laboratorio

Due ricette a base di riso

Cosa può fare la filiera alimentare per essere più sostenibile

Piemonte, lana e riso

La seconda puntata di Slow Tour Padano in onda venerdì 6 maggio alle 13 su Rete4 ricomincia su una panchina in pieno centro a Torino, con Patrizio che… fa la maglia insieme a un gruppo di knitters! Se come lui state pensando che fare la maglia sia l’attività più solitaria che ci sia, non avete ancora sentito parlare di Wool Crossing!

Dal gomitolo al golfino, la filiera della lana è lunga… Sarà anche sostenibile? Patrizio segue il filo del filo di lana fino alle montagne del biellese dove in Val Sessera ritrova il suo amico Chef Hiro intento a imparare il mestiere dell’allevatore e del casaro da una maestra d’eccezione, Cristina Crestani, pastora. Cristina alleva capre, pecore e mucche seguendo i ritmi della natura, la sua famiglia ha fatto una scelta di vita sostenibile che, con il suo lavoro, contribuisce a proteggere il paesaggio e a valorizzare il territorio. Ma dove va la lana delle pecore e delle capre di Cristina?

La lana è una materia prima e non deve mai diventare uno scarto. A Biella c’è Wool Company, un grande centro di smistamento che raccoglie lana da tutta Europa per darle nuova vita. Il fondatore, Nigel Thompson, è talmente esperto che da un batuffolo di lana riesce a capire da dove viene e cosa ha mangiato la pecora tosata! Ogni lana viene selezionata per una destinazione diversa, compresa quella delle pecore nere che non richiede tinture ed è perfetta per fare i maglioni.

Il viaggio di Patrizio e Hiro continua seguendo un’altra filiera tipica del Piemonte, quella del riso. Muovendosi a basso impatto sui loro mezzi elettrici raggiungono la provincia di Vercelli dove visitano prima una risaia e poi il centro di ricerca sul riso. Da Paolo Carrà, presidente dell’Ente Nazionale Risi, scoprono cosa può fare una risaia per essere ecologica e sostenibile: sfatano il mito del consumo eccessivo di acqua (anzi!) e vedono come la tecnologia viene messa al lavoro a servizio dell’ambiente. Nei laboratori del centro di ricerca Patrizio scopre una banca del germoplasma che contiene campioni di tutto il riso coltivato in Italia dal 1800 ad oggi, usati dai genetisti per creare il riso del futuro! Mentre Hiro, giocando nel museo didattico, fa un corso accelerato di riseria. Le loro strade si riuniscono in cucina, dove scopriamo – ai fornelli – che ogni varietà di riso è adatta a ricette diverse.

Nell’ultima tappa di questa puntata Patrizio raggiunge su Elettrone il Monferrato, dove ad Albugnano ritrova Lucrezia Lamastra, ricercatrice del progetto Life TTGG del Grana Padano che si prende cura della filiera agroalimentare dall’inizio alla fine, from farm to fork. Qui c’è un’azienda agricola particolare, biologica e etica, Cà Mariuccia, dove il proprietario Andrea Pirollo – che si autodefinisce “contadino in erba” – ci svela il grande segreto della fertilità della terra! 

Appuntamento venerdì 6 maggio alle 13 su Rete4, in replica giovedì verso mezzanotte e poi on line su questa pagina e su Mediaset Play.

Italia Slow Tour

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