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Stradella: artisti della fisarmonica
La storia della fabbrica Dallapè e del Museo della Fisarmonica
Un grande personaggio di Stradella è senza dubbio Mariano Dallapè, che ha una storia incredibile. Siamo nella seconda metà del 1800, Mariano è trentino, poverissimo, e parte a piedi per andare a Genova e da lì imbarcarsi per l’America a cercare fortuna. Ma a Genova lavora per guadagnarsi il viaggio e si infortuna gravemente: resta zoppo e deve rinunciare al sogno americano. Torna tristemente verso casa, in Trentino, guadagnandosi da mangiare lungo la strada suonando un organetto.
Arrivato a Stradella l’organetto… si rompe – roba che neanche il libro Cuore! – Mariano chiede di aiutarlo ad aggiustarlo, ma nessuno se lo fila. Allora ci prova lui, accrocca una cosa con tasti vari, molle, mantici usati e… inventa la fisarmonica! Dopodiché comincia a produrle, diventa ricco e famoso ed è chiamato in pompa magna all’EXPO di Parigi del 1900, per ricevere un premio.
Negli anni seguenti Stradella è la capitale mondiale della fisarmonica: su 10.000 abitanti 1200 lavorano nelle varie fabbriche di questo strumento. Poi arriva il rock, fine della fisarmonica. A Stradella resta la fabbrica Dallapè, che ha funzionato fino a qualche anno fa ed ora è un meraviglioso esempio di archeologia industriale, ma soprattutto c’è un interessante Museo della Fisarmonica, dove si capisce come si costruiscono questi strumenti e dove c’è una raccolta di esemplari molto belli, prima fra tutti la capostipite di Dallapè, del 1876.
Patrizio Roversi
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