Daniele attraversa la Francia e si dirige verso il confine spagnolo
In bici sul Camino de la Plata
Daniele ha raggiunto Salamanca, fra paesaggi naturali bellissimi e cittadine Patrimonio UNESCO
VéloAfrica, il viaggio di Daniele Vallet e Frida, continua verso Santiago de Compostela, una deviazione di percorso resa necessaria dalla temporanea chiusura della frontiera marocchina…
Durante questa settimana, Daniele ha incontrato diversi spagnoli sul cammino: alcuni hanno un po’ criticato il suo viaggio di solidarietà e sostenibilità, ma altri, tra cui la Guardia Civil, hanno compreso il duplice scopo del suo spostamento proprio in questo periodo e lo hanno incoraggiato augurandogli un “Buen Camino!”.
Quanto alle tappe, negli ultimi sette giorni Daniele ha lasciato Monesterio, ha attraversato in bici delle colline coloratissime per arrivare a Villafranca de los Barros, Mérida e Cáceres, ha attraversato prati verdissimi e in fiore per raggiungere Carcaboso e ha fatto tappa a Bejar fino a raggiungere la meta, Salamanca.
Villafranca de los Barros è una cittadina situata a 410 metri slm circondata da un paesaggio unico: una sconfinata pianura rossastra intervallata da un reticolo di vigneti e ulivi che si diramano come dei nuclei urbani. Purtroppo qui Daniele ha solamente pernottato ed è subito ripartito alla scoperta di Mérida.
Mérida è un’altra città spagnola iscritta nell’elenco del Patrimonio Mondiale in cui si riesce a vivere l’atmosfera dell’epoca romana per la presenza di un complesso monumentale romano tra i meglio conservati al mondo. Una ricchezza da non sottovalutare! E si può visitare anche il Museo Nazionale di Arte Romana. Una città dal fascino unico che riesce a fondere gli antichi resti romani con una pianta moderna, ad esempio il Tempio di Diana si trova nella zona limitrofa alla via più commerciale, uno dei pochi edifici ancora nella sua posizione originale da ammirare in tutto il suo splendore.
Proseguendo il viaggio, Daniele e la sua inseparabile compagna a pedali Frida raggiungono Cáceres, Patrimonio dell’UNESCO dal 1986 per lo stato di conservazione perfetto di vie, piazze, palazzi e mura che mostrano fin da subito la fusione delle tre culture che hanno segnato la città: cristiana, musulmana ed ebraica. Càceres è famosa anche per il suo patrimonio naturale: è una delle città con la più vasta area paesaggistica di Spagna e il territorio comunale presenta diverse Zone di Protezione Speciale per gli Uccelli (ZEPA), ad esempio è un ritrovo di nidificazione per il Lesser Kestrel (o Falco Naumanni), un piccolo rapace che di solito vive in comunità.
Un’altra città tappa del Camino de la Plata che ha attraversato da Daniele è Carcaboso. Qui i primi riferimenti agli insediamenti umani più ancestrali sono delle tombe megalitiche nel Cerro de Triquiñuelo. La città è famosa anche per i suoi Jardines Comestibles (giardini commestibili), ovvero degli spazi pubblici dove si condivide la responsabilità di prendersi cura degli orti e dove ognuno può raccogliere ciò di cui ha bisogno. Un bellissimo progetto di sensibilizzazione e condivisione!
Daniele poi passa per Béjar, fino a raggiungere Salamanca.
Verso Carcaboso Verso Bejar
Salamanca è un gioiello del turismo spagnolo, un altro Patrimonio dell’umanità UNESCO, stavolta dal 1988. Si trova nella regione di Castilla y León ed è una città dal grande patrimonio paesaggistico, gastronomico e culturale, conosciuta per la più antica Università di Spagna, fondata nel 1218. Un luogo caratteristico che ne mette in risalto l’animo giovanile è sicuramente Plaza Mayor attorno alla quale ruota la vita della città. Senza contare che si tratta di uno dei monumenti barocchi più importanti, dichiarato nel 1935 Monumento Nazionale perché fra tutte le piazze spagnole della sua epoca, è quella più decorata, proporzionata e armonica.
Frida si riposa un attimo prima di raggiungere Salamanca Plaza de Anaya a Salamanca
Altri luoghi da visitare a Salamanca sono la Cattedrale Vecchia di Santa Maria, la Cattedrale di Santa Maria dell’Assedio (conosciuta come la Cattedrale Nuova), la Casa de Las Conchas e, in particolare, il Museo dell’Art Nuveau e dell’Art Deco con sede a Casa Lis: un museo dedicato alle arti decorative, cioè tutte quelle opere create con un uso pratico, ma dal valore ornamentale come mobili, vetri dipinti e gioielli (vedi i gioielli di Masriera o un uovo del famoso gioielliere russo Fabergé). Insomma, Salamanca è piena di storie da scoprire e approfondire!
Continueremo a seguire Daniele con un resoconto periodico del suo diario di viaggio, nel frattempo seguitelo quotidianamente direttamente sul suo profilo Instagram e sui canali social di Italia Slow Tour! A questo link come sempre possiamo contribuire al crowdfunding per sostenere il progetto solidale di VéloAfrica.
La settimana in numeri
Tappa | Data | Da | A | Km | Altitudine |
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3 | 06/04/2021 | Monesterio | Villafranca de los Barros | 60 km | 410 mslm |
4 | 07/04/2021 | Villafranca de los Barros | Mérida | 44 km | 217 mslm |
5 | 08/04/2021 | Mérida | Cáceres | 459 mslm | |
6 | 09/04/2021 | Cáceres | Carcaboso | 81 km | 297 mslm |
7 | 10/04/2021 | Carcaboso | Béjar | 71 km | 953 mslm |
8 | 12/04/2021 | Béjar | Salamanca | 71 | 802 mslm |
Lucrezia C. Nalin