Web Serie: Le Ville Medicee Toscane

I video:

1. Villa Medicea di Castello
2. Palazzo Medici Riccardi
3. Villa Medicea della Petraia
4. Il Parco Mediceo di Pratolino
5. Un viaggio nel Rinascimento dei Medici
6. Villa Medicea di Poggio a Caiano
7. Villa Medicea di Cerreto Guidi
8. Giardino di Boboli e Villa La Loggia
9. Villa Medicea del Poggio Imperiale
10. Il Palazzo Mediceo di Seravezza

Lo Slow Tour in Toscana di Syusy Blady per esplorare le Ville Medicee, patrimonio dell’UNESCO. Le Ville Medicee, commissionate e curate dalla famiglia Medici, rappresentano la quintessenza della bellezza e della cultura rinascimentale toscana. Queste residenze furono concepite come luoghi di piacere e di delizia per i membri illustri della famiglia, in vari momenti della loro lunga e influente storia a Firenze e in Toscana.

La storia delle Ville Medicee è affascinante e comincia con Cosimo il Vecchio, che inaugurò Villa Careggi, culla dell’Accademia neoplatonica e del Rinascimento. Giovanni e Lorenzo di Pierfrancesco, invece, commissionarono a Botticelli le celebri opere “La Nascita di Venere” e “La Primavera” per Villa Castello, dove Cosimo I fece realizzare il primo giardino all’italiana ad opera di Tribolo. Successivamente, Francesco I creò a Pratolino uno straordinario giardino alchemico, mentre Ferdinando ampliò Villa La Petraia, dove la musica del suo matrimonio segnò una nuova concezione musicale, grazie alla Camerata dei Bardi.

Le figure femminili della famiglia Medici hanno lasciato un segno importante, spesso legato a intrighi e storie drammatiche. A Cerreto Guidi, Isabella de’ Medici morì in circostanze misteriose, forse uccisa dal marito. A Poggio a Caiano, Bianca Cappello trovò la morte in modo sospetto insieme al marito Francesco I, probabilmente avvelenati dal fratello di lui, Ferdinando. Il Giardino di Boboli fu voluto da Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo I, mentre Cristina di Lorena esercitò la sua reggenza da Palazzo di Seravezza, il più distante da Firenze, governando le ricche risorse della Versilia, come ferro, argento e marmo. A Villa Poggio Imperiale, invece, troviamo la figura dell’Elettrice Palatina, ultima discendente dei Medici, che con lungimiranza donò tutto il patrimonio mediceo allo Stato italiano, anticipando la nascita del turismo culturale.

Ogni Villa racconta una storia unica, riflettendo la personalità di chi l’abitò. Queste residenze, distanti dalle fortezze medievali, vennero trasformate dai Medici in luoghi dedicati al piacere e alla bellezza, circondati da giardini che evocavano il paradiso in terra. Oltre a essere autosufficienti, grazie alla coltivazione di agrumi e orti, ospitavano giochi d’acqua, vasche per pesci e decorazioni allegoriche che celebravano l’armonia tra uomo e natura. A Villa Castello, per esempio, la grotta degli animali rappresenta un sorprendente tentativo di ricreare la natura selvaggia all’interno di una rigida geometria. Le meravigliose decorazioni interne, come gli affreschi che celebrano le imprese della famiglia Medici a Villa La Petraia, o le scenografie alchemiche e automi di Pratolino, riflettono l’evoluzione artistica e culturale di un’epoca straordinaria. Non c’è da stupirsi se questo è stato il periodo del Rinascimento, un’epoca di signori e Papi mecenati, di splendore artistico e grandi conflitti che ancora oggi riecheggiano in queste dimore tanto amate dai Medici.

L’itinerario sulla mappa

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